Statua a Camillo Benso Di Cavour

Via dell'Accademia Albertina 5. (Apri Mappa)
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Descrizione

Il monumento dedicato al primo ministro fautore dell’Unità italiana, Camillo Benso conte di Cavour, fu innalzato dodici anni dopo la sua morte, nel 1873, su progetto dello scultore senese Giovanni Duprè, nella piazza denominata familiarmente dai torinesi “Carlina”.


L’8 giugno 1861 la giunta municipale di Torino decise di aprire una pubblica sottoscrizione per l’erezione di un monumento all’illustre conte di Cavour (1810-1861) spentosi per malaria due giorni prima nel palazzo di famiglia (via Cavour 8). Le adesioni al ricordo del ministro che aveva condotto gli italiani all’Unità furono un profluvio, tanto che alla fine dell’anno si erano raccolte oltre 850.000 lire. Al concorso approvato nel 1863 pervennero 124 progetti, tra i quali venne scelto quello dell’architetto napoletano Antonio Cipolla (1820-1874). Se non che, dopo i dubbi espressi dal consiglio comunale in merito all’espressività dell’opera a realizzarsi, nel 1865 venne selezionato il bozzetto dello scultore senese Giovanni Duprè (1817-1882). L’inaugurazione del monumento, alla presenza di re Vittorio Emanuele II (1820-1878), venne effettuata, sotto la pioggia, il pomeriggio dell’8 novembre 1873. Non mancarono le polemiche per un’opera che fu subito ribattezzata dai torinesi “il fermacarte”: un’Italia matronea e discinta, inginocchiata, offre la corona civica a un Cavour ammantato con in mano un foglio con su scritto “libera chiesa in libero Stato”; sulla base ove si trovano i bassorilievi del ritorno delle truppe sarde dalla Crimea e il congresso di Parigi, sono posizionate le figure allegoriche del Diritto, del Dovere, della Politica e dell’Indipendenza. Il leone di Venezia e la lupa di Roma abbozzati sul piedistallo stanno a simboleggiare l’opera del conte interrotta dall’improvvisa scomparsa.