Museo Nazionale del Risorgimento Italiano

Via dell'Accademia delle Scienze 5. (Apri Mappa)
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Descrizione

Il museo, che è stato completamente riallestito e riaperto nel 2011, risale al 1878, quando Torino, a seguito del trasferimento della capitale, volle sottolineare il proprio contributo al processo di unificazione nazionale.

Il Museo, dopo una lunga fase in cui il nucleo originario delle collezioni era stato esposto nella Galleria civica d'arte moderna di corso Siccardi, fu inaugurato nel 1908 nella Mole Antonelliana. Trasferito al Valentino alla fine degli anni Venti, dal 1938 si trova a Palazzo Carignano, sede dal 1848 della Camera dei Deputati del Parlamento piemontese.

Oltre alla grande varietà di dipinti, documenti a stampa, manoscritti e sculture, uno degli elementi di maggiore attrazione del percorso è la Camera dei Deputati del Parlamento subalpino. Cimeli interessanti e rari riguardano il periodo napoleonico, i moti rivoluzionari del 1821, l'opera politica e diplomatica di Camillo Cavour, la vita di Giuseppe Garibaldi. Sono inoltre documentati i moti di unificazione nazionale di molti altri paesi europei. Nell'ampliamento ottocentesco dell'edificio, si ammira la monumentale "aula" che avrebbe dovuto ospitare il Parlamento Italiano, ma non venne mai utilizzata a questo scopo.

Al Museo, a cui è stata riconosciuta la qualifica di "nazionale", si affiancano gli archivi storici, una biblioteca specialistica assai ricca e un gabinetto delle stampe.